Andreas Hofer a Monteneve
Combattente della libertà tirolese, oste e commerciante di bestiame, nacque nel 1767 al Sandwirt a S. Leonardo in Val Passiria. Quando il Tirolo con la pace di Presburgo (1805) fu assegnato alla Baviera, alleata della Francia, Hofer assunse il comando nelle lotte per la libertà del Tirolo contro il dominio bavarese. Egli organizzò una milizia popolare e sconfisse nel maggio del 1809 sul Berg (Monte) Isel, presso Innsbruck, l'armata bavarese. A dispetto delle promesse fatte dall'imperatore Francesco II a Hofer, il Tirolo venne ceduto alla Francia con l'armistizio di Znaim, ed un'armata di 40.000 francesi e bavaresi invase il Tirolo. In agosto i tirolesi, guidati da Andreas Hofer, sconfissero l'esercito d'occupazione sul Berg Isel ed egli divenne reggente del Tirolo. Nell'ottobre 1809, con il trattato di Schönbrunn, il Tirolo venne nuovamente assegnato alla Baviera e fu occupato dalle truppe francesi. Hofer proseguì la sua resistenza, venne però sconfitto e dovette fuggire. Egli venne infine tradito e consegnato ai francesi, venne posto di fronte ad un tribunale di guerra e, su esplicito ordine di Napoleone, fu giustiziato il 20 febbraio 1810 a Mantova (Italia del nord).
Dopo la seconda battaglia sul Berg Isel Andreas Hofer si nascose a Monteneve: "Hofer si trattenne per breve tempo (2 - 5 agosto) in una forra di Monteneve nascosta nella testata della Val Passiria, da dove egli, attraverso una persona fidata, faceva pervenire le sue disposizioni." (Stampfer 1874)
Anche dopo la quarta battaglia sul Berg Isel e la definitiva disfatta dei Tirolesi, Hofer mandò sua moglie e i suoi cinque figli a Monteneve, mentre lui si rifugiava nella malga Pfandler a Prantach, dove venne tradito da Franz Raffl ed infine fatto prigioniero dai Francesi.